
Alberto Petruzzella, presidente ABT, analizza l’afflusso di patrimoni verso il Ticino: “Occorre tradurre in investimenti”
“È importante che i capitali italiani restino e che i clienti li investano. Se fossero solo qui parcheggiati per poi rientrare in Italia quando la situazione si sarà stabilizzata, per noi non è così interessante”. A parlare è il presidente dell’Associazione Bancaria ticinese (ABT) Alberto Petruzzella, che in un’intervista a TeleTicino, analizza la situazione riguardo all’interesse dimostrato in questi mesi dai risparmiatori italiani verso le banche svizzere. Ma al di là di questo interesse, occorre tradurre gli afflussi in investimenti. E servono quindi strumenti che, ancora una volta, si decidono a livello politico.
“La piazza è sempre stata attrattiva e la Svizzera è un paese solido” prosegue Petruzzella. “Abbiamo un sistema bancario efficiente, quindi siamo il posto ideale per questo tipo di clientela. Dobbiamo trovare una soluzione con l’Italia sull’accesso al mercato perché i clienti arrivano, vogliono operare con noi in Svizzera, ma poi abbiamo tanti problemi a farlo. Settimana prossima ci sarà un incontro tra Svizzera e Italia, speriamo si facciano passi avanti”.
Le aspettative sono alte. La stampa italiana negli scorsi mesi parlava di miliardi fuggiti dal Bel paese. Quantificare oggi l’afflusso in Ticino però risulta pressoché impossibile: “Non abbiamo cifre concrete” precisa Petruzzella. “Cifre nelle quali sono incluse soldi dei clienti istituzionali, delle banche, assicurazioni, grandi aziende, insieme a quelli dei piccoli e medi risparmiatori. Ogni banca vede i vari afflussi e nei prossimi mesi potremo cominciare ad avere un’idea più precisa di cosa stiamo parlando, ma non penso siano miliardi”.
Ticinonews (22 gennaio 2019)