L’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha concluso due procedimenti nei confronti di Crédit Suisse constatando delle carenze nell’operato nell’ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro. Il primo dei procedimenti riguarda alcuni casi di corruzione legati alla Federazione internazionale di calcio (FIFA), al gruppo petrolifero brasiliano Petrobras e al gruppo petrolifero statale venezuelano (PDVSA), mentre il secondo concerne una relazione d’affari con una persona considerata politicamente esposta, della quale non si conoscono altri dettagli. I fatti contestati sarebbero avvenuti ripetutamente tra il 2006 e il 2016, soprattutto nel periodo precedente al 2014. Al fine di migliorare ed accelerare il dispositivo di lotta contro il riciclaggio di denaro della banca, la FINMA ha nominato un incaricato indipendente che ne verificherà l’attuazione e l’efficacia.
Da parte sua, Crédit Suisse ha preso atto della decisione dell’autorità di vigilanza sottolineando però i grandi miglioramenti messi in opera dalla stessa banca nell’ambito dei controlli a partire dal 2015. Ma che punto sono le banche svizzere nella lotta contro il riciclaggio di denaro? Quali obblighi giuridici sono tenute a rispettare nella relazione con i clienti? Come si sta lavorando per vigilare ed impedire che fatti di questo tipo si ripetano?
A modem intervengono il presidente dell’Associazione Bancaria Ticinese Alberto Petruzzella, l’avvocato Paolo Bernasconi e il collega della redazione economica Marzio Minoli.
Rete Uno – Modem (18 settembre 2018)